Tutto il mondo ormai conosce il volto di Khvicha Kvaratskhelia (nonostante sia difficile per molti pronunciarne il nome!). Il classe 2001, inizialmente rifiutato dalla Juventus, avendo reputato 20 milioni troppi per il georgiano, adesso veste la maglia azzurra.
Con 183 centimetri d’altezza per 70 chilogrammi l’attaccante appena ventiduenne ha segnato 15 gol e 13 assist sotto la guida di Luciano Spalletti, nella stagione 2022-2023; acquistato per 10 milioni di euro, il suo valore è attualmente di 60 milioni di euro.
Grazie alle sue sterzate, i suoi dribbling, assist e gol che fanno impazzire i tifosi del Napoli e non solo, il giocatore georgiano è al momento la stella della Serie A.
Ma sapevi che Khvicha Kvaratskhelia ha un fratello talentuoso tanto quanto lui? E che il Napoli lo sta già tenendo d’occhio?
No? Beh adesso scopriremo insieme qualche curiosità inedita sul georgiano!
Come si pronuncia il nome georgiano “Khvicha Kvaratskhelia”?
Iniziamo a capire come si pronuncia il suo nome…
In realtà, è più facile del previsto; lui stesso ha affermato che si pronuncia come si legge, quindi letteralmente “Kvìcia Kvaràt-skèlia“, non kuarascelia, kuaraschela e altre buffe rivisitazioni fantasiose.
Soprannomi e nomignoli dell’attaccante del Napoli
Grazie alla sua intervista su Dazn, sappiamo che l’ormai 22enne ha molti soprannomi:
Il presidente De Laurentiis lo chiama “Zizì“, mentre la folla di tifosi gli affibbia i titoli di “Angelo Azzurro“, “Kvaravaggio” e “Kvaradona“. Gli piacciono tutti questi appellativi ma il suo preferito è Kvaradona. “Quando si tratta anche solo di una piccola parte del nome di Maradona associato al tuo, è un onore, crea un’emozione diversa dalle altre: mi riempie di orgoglio” spiega.
Famiglia e radici del georgiano
L’amore evidente per questo sport gliel’ha trasmesso suo padre Badri, originario dell’Azerbaigian ed ex attaccante, ma anche sua madre Maka Lukava è molto appassionata di calcio, ed ha favorito la crescita sportiva dei figli. Sono tre gli eredi Kvaratskhelia cresciuti a pane e calcio: Nika, il maggiore, Khvicha e Tornike, 12 anni. Quest’ultimo si dice che proprio sia una promessa. Quando il fratello maggiore è partito per l’Italia, gli ha augurato: “Farai grandi cose, ma io diventerò ancora più forte di te“. Khvicha l’ha abbracciato e gli ha fatto una promessa: presto verrà in Italia anche lui per lo stesso motivo: i suoi ruoli sono gli stessi del fratello.
Aurelio De Laurentiis e Cristiano Giuntoli, nel frattempo, sono alla ricerca di nuovi talenti, e pare che stiano valutando la possibilità di aggiungere il giovane Kvara alla loro rosa di giocatori. Non è escluso che la società azzurra decida di investire su di lui per il futuro, visto che sembra avere potenziale. Tuttavia, resta da vedere se questa ipotesi si concretizzerà e se Kvara JR sarà effettivamente tesserato dal Napoli. In ogni caso, sembra che la società stia tenendo d’occhio il giovane talento e valutando attentamente le proprie scelte per il futuro.
Che esca la doppietta di fratelli Kvaratskhelia in maglia azzurra da questa famiglia georgiana?
Staremo a vedere.
Il suo giocatore preferito?
Da piccolo il suo giocatore preferito era Guti, ma quando questo si ritirò cominciò a seguire un altro affermato giocatore. Infatti, nonostante venga definito “il Messi di Georgia“, il nostro Khvicha preferisce Ronaldo, che definisce “il Curry del calcio“.
Perché il Napoli?
Quando venne a conoscenza dell’interesse per lui da parte del Napoli non volle assolutamente valutare le offerte delle altre squadre che si erano messe in ginocchio per lui. Ha scelto Napoli ad occhi chiusi: per i giocatori che reputa ottimi e per il tipo di gioco che, oltre a piacergli molto, trova che si adatti perfettamente al suo stile.
Ama la città di Napoli e i napoletani, li reputa delle persone eccezionali, ama la loro dedizione per il calcio. “Tutti, per le strade, si intendono di calcio a Napoli: si vede il loro amore per questo sport”. Ha infatti detto che l’essenza stessa di Napoli, per lui, rappresenta l’amore.
“In Georgia tutti amano il calcio, ogni calciatore e ogni sportivo sono molto stimati quindi è facile essere accolti con tanto amore. Molti hanno iniziato a tifare Napoli da quando ci gioco io“.
Kvaratskhelia timido leader
Nonostante in campo sia sempre sotto i riflettori, afferma che non ama essere al centro dell’attenzione nella vita fuori dallo stadio. Mister Luciano Spalletti ci dice addirittura che prima di entrare in partita a volte gli tremano le gambe per via della sua timidezza!
D’altronde, come non adorare questo ragazzo dal cuore d’oro?
Aldilà delle doti tecniche, l’essenza della sua persona umile, pura e composta lo rendono un esempio da seguire sia in campo che fuori. Queste sue doti dovrebbero essere le prima cose da insegnare ai piccoli che si approcciano a questo splendido sport. Si è campioni prima nella testa e poi nei piedi.
Khvicha, però, sembra essere non solo un esempio da imitare da lontano, ma un vero e proprio leader delle masse che, con i suoi valori morali, ci prende per mano e ci fa scoprire cosa significhi sognare ad occhi aperti.
Il cuore di Khvicha Kvaratskhelia appartiene a…
La sua dolce metà si chiama Nitsa: ha 21 anni e studia medicina nella capitale Georgiana. Non si sa molto di lei, non usa molto i social media ed è molto riservata. Infatti, non ha seguito il fuoriclasse in Italia, ma è stata presente al suo debutto ed è stata fotografata più volte sugli spalti a tifare per il suo lui.
Come ha influito la Guerra nella carriera calcistica Di Khvicha Kvaratskhelia?
L’arrivo della guerra tra Russia ed Ucraina lo ha spinto ad abbandonare il Rubin Kazan, squadra in cui militava prima dello scoppio del conflitto. Le ostilità lo hanno portato a chiedere insistentemente il ritorno nella sua terra natale. Ha quindi disputato la seconda parte della scorsa stagione in prestito alla Dinamo Batumi fino al passaggio al Napoli grazie ad un accordo.
Non solo Calcio per Khvicha Kvaratskhelia!
Il nostro Kvara si è evinto essere un gran portento anche nel basket: sui social circolano dei video in cui il georgiano segna da ogni distanza con nonchalance. Tifa appassionatamente i Golden State Warriors ed è un super fan della stella dei campioni Nba, Steph Curry. La sua famosa esultanza in cui finge di dormire è infatti un tributo a quest’ultimo.
KVARA
il suo nome non è difficile da pronunciare solo per noi, anche in Georgia hanno difficoltà. Effettivamente, non siamo stati noi italiani ad aver avuto l’idea di abbreviare il suo cognome, bensì sono stati proprio suoi conterranei i primi a chiamarlo Kvara.
Occasione sprecata per la Juventus
All’inizio, quando erano ancora in corso le trattative, la Juventus ha scartato il campione reputando che 20 milioni di euro fosse una cifra esagerata; tuttavia, l’acquisto di Kvaratskhelia da parte del Napoli e la sua crescita costante dimostrano che il direttore sportivo Giuntoli abbia fatto un colpo straordinario e oserei dire vincente. La Juventus ne ha risentito giocandosi un’occasione d’oro, chissà come si staranno mangiando le mani ora; lascio a voi il commento.
ha segnato il giorno del suo 22esimo compleanno, al 22esimo, nella 22esima giornata di Serie A, coincidenza o destino?
Fonti: Intervista Dazn, Corriere Dello Sport.